Spiegato: qual è la differenza tra una mente malata e un cervello malato?
Questa è una domanda rivolta dal professore di neurologia di Harvard Allan H Ropper e dal matematico dell'Università del Massachusetts Amherst Brian Burrell in 'Come il cervello ha perso la testa'.

Nel 19° secolo, la società europea è stata colpita dalla neurosifilide, o sifilide del cervello. Contrassegnato dalla capacità di imitare i sintomi di molte malattie mentali o fisiche, la malattia divenne nota come il Grande Imitatore.
La sua espansione includeva artisti e scrittori tra cui Guy de Maupassant, Vincent van Gogh e il marchese de Sade. Produsse un'ondata di follia debilitante in rapida espansione che riempì i manicomi e stroncò vite in modo grottesco e spaventoso. Allo stesso tempo, c'era un altro focolaio. Si trattava di comportamenti bizzarri simili all'epilessia, ma senza una fonte identificabile nel corpo. I neurologi la chiamavano isteria.
Il professore di neurologia di Harvard Allan H Ropper e il matematico della University of Massachusetts Amherst Brian Burrell osservano il modo in cui le epidemie gemelle sono state affrontate allora e cosa sappiamo di queste condizioni ora. Qual è la differenza tra una mente malata e un cervello malato? La follia sta nel cervello o nella mente? Queste sono tra le domande affrontate da Ropper e Burrell in How the Brain Lost its Mind.

Oggi, la follia sifilitica è accettata come una malattia distruttiva del cervello mentre l'isteria è considerata risiedere esclusivamente nella mente, ma il libro esplora come le neuroscienze e le scansioni cerebrali da sole non possano spiegare una vita mentale robusta o profondamente disturbata. Gli autori notano che dopo che è stata trovata una cura per la sifilide, la consapevolezza popolare sui disturbi basati sul cervello è diminuita.
Comprendiamo davvero la differenza tra un cervello malato e una mente malata? Quando si è deciso di scrivere un libro sulla neurosifilide, ci siamo ritrovati con un libro sul sesso, l'isteria, la psicosi, l'ipnotismo, la psicoanalisi, le cure mentali, i coloranti sintetici, i sensazionalistici, gli psicofarmaci, il genio e la follia, scrivono.
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