Spiegazione: perché il calcio sta prendendo in considerazione i sostituti per commozione cerebrale?

Il difensore dell'Arsenal David Luiz e l'attaccante del Wolverhampton Wanderers Raul Jimenez si sono scontrati durante una partita di Premier League domenica scorsa, provocando entrambi lesioni alla testa. L'incidente ha richiesto un ripensamento su come il calcio affronta tali incidenti.

David Luiz dell'Arsenal e Raul Jimenez del Wolverhampton Wanderers dopo uno scontro frontale. (Piscina via Reuters/John Walton)

Un disgustoso scontro di teste tra il difensore dell'Arsenal David Luiz e l'attaccante del Wolverhampton Wanderers Raul Jimenez – con quest'ultimo che ha bisogno di un intervento chirurgico dopo una frattura al cranio – ha richiesto un ripensamento su come il calcio affronta tali incidenti.

Quello che è successo?

Al quinto minuto della partita di Premier League di domenica, i due giocatori sono saltati in aria quando l'ala dei Gunners Willian ha segnato un angolo, provocando uno scontro di teste. Mentre Jimenez era in barella, Luiz ha continuato a giocare. È stata questa decisione dell'Arsenal che ha incitato allo sfogo delle regole sulla commozione cerebrale. Luiz si è ritrovato con sette punti di sutura alla testa e alla fine è stato sostituito a metà tempo dopo aver continuato a sanguinare sotto la benda.

Qual è l'attuale regola della commozione cerebrale?

Gli attuali protocolli Fifa affermano che i professionisti medici sul campo devono prestare attenzione a sintomi di commozione cerebrale obbligatoria come compromissione del sistema nervoso centrale (cervello) chiara o sospetta, una potenziale lesione della colonna vertebrale cervicale o frattura del cranio. Nel 2018, la FIFA ha escogitato tre regole relative alla commozione cerebrale. Il primo affermava che il gioco poteva essere interrotto per un massimo di tre minuti per valutare se un giocatore fosse stato colpito da una commozione cerebrale. La seconda regola mirava a dare ai medici della squadra il potere sul giocatore o sulla gestione della squadra nel decidere se un giocatore potesse continuare in campo. E il terzo ha permesso a un secondo medico della squadra di avere accesso video all'infortunio in modo da prendere una decisione fuori dal campo.

David Luiz e Raul Jimenez si scontrano durante la partita di calcio della Premier League inglese tra Arsenal e Wolverhampton Wanderers all'Emirates Stadium di Londra, domenica 29 novembre 2020. (Pool via Reuters/Catherine Ivill)

Perché le linee guida esistenti non funzionano?

Luke Griggs, vice amministratore delegato di Headway, un'organizzazione che aiuta le persone a ricostruire la propria vita dopo una lesione cerebrale ed è stato vocale nella sua campagna sui protocolli di commozione cerebrale del calcio, ha affermato che uno dei motivi per cui gli attuali protocolli non sono efficaci è la pressione esercitata dai fisioterapisti. mettere sotto.

La commozione cerebrale è notoriamente difficile da diagnosticare a causa dei suoi sintomi spesso nascosti che possono essere ritardati nella loro presentazione. La sfida per fisioterapisti e medici di squadra è esacerbata dalla mancanza di tempo attualmente concesso loro nel calcio e dal fatto che le valutazioni vengono condotte sul campo sotto lo sguardo di giocatori, allenatori, dirigenti e, in circostanze normali, migliaia di tifosi, Griggs ha detto questo sito web .

Le valutazioni della commozione cerebrale implicano parlare con i giocatori per chiedere loro come si sentono e valutare il loro funzionamento cognitivo. Quando si considerano anche le barriere linguistiche, il rumore della folla e la mancanza di tempo a disposizione per valutare i giocatori, è facile apprezzare la sfida che devono affrontare i fisici.

Raul Jimenez del Wolverhampton Wanderers riceve cure mediche dopo uno scontro frontale con David Luiz dell'Arsenal. (Piscina via Reuters/Catherine Ivill)

Qual è la nuova regola presa in considerazione?

Le nuove regole sulla commozione cerebrale attualmente in fase di valutazione consentirebbero a una squadra di effettuare una sostituzione permanente in caso di commozione cerebrale diagnosticata dal fisioterapista della squadra, secondo un rapporto del Guardian.

Ma questo comporta un rischio poiché la prospettiva di una sostituzione permanente può rendere i giocatori e la dirigenza della squadra riluttanti a essere completamente onesti sui loro sintomi.

Le sostituzioni temporanee di commozione cerebrale offrono l'opportunità alle squadre mediche di valutare i giocatori in un ambiente fuori campo appropriato. Se l'International Football Association Board (IFAB) decidesse di consentire solo le 'sostituzioni permanenti', che ovviamente possono ancora avvenire dopo che è avvenuta una sostituzione temporanea per consentire una valutazione, la domanda sarebbe come le squadre mediche prenderebbero una decisione su se un giocatore deve essere rimosso o meno? disse Grigg.

David Luiz dell'Arsenal ha una benda applicata alla testa in seguito a uno scontro alla testa con Raul Jimenez di Wolverhampton Wanderers. (Catherine Ivill/Piscina via AP)

Il calcio è indietro nelle sue regole relative alla commozione cerebrale?

In parole povere, sì. Cricket ha introdotto sostituti 'simili', a discrezione dell'arbitro della partita. I battitori dovrebbero indossare protezioni per il collo, ma devono ancora essere rese obbligatorie. In altri sport come il rugby, viene rispettata la filosofia 'Se hai dubbi, eliminali'.

La NFL ha introdotto un protocollo di concussione nel 2009 che continuano a modificare man mano che emergono nuovi studi. Secondo la regola di Madden, se, dopo un esame a bordo campo, si sospetta che il giocatore abbia avuto una commozione cerebrale, deve essere portato negli spogliatoi per un'ulteriore ispezione. Se al termine del sopralluogo il giocatore non dovesse manifestare sintomi, potrà essere autorizzato a rientrare in campo ma sarà monitorato. Tuttavia, se i fisioterapisti rilevano una commozione cerebrale, i giocatori non possono tornare in campo quel giorno.

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Altre forme di problemi cerebrali sono associate al calcio?

Gli studi hanno correlato le commozioni cerebrali alla demenza con uno studio dell'Università della California di San Francisco (UCSF) che mostra che la commozione cerebrale raddoppia quasi le possibilità di demenza negli anziani. A Bobby Charlton, leggenda dell'Inghilterra e del Manchester United, è stata diagnosticata la demenza e il calciomercato è passato sotto lo scanner a causa dei recenti eventi. Uno studio condotto dall'Università di Glasgow ha mostrato che gli ex calciatori professionisti avevano un tasso di morte circa tre volte e mezzo più alto a causa di malattie neurodegenerative. Segui Express spiegato su Telegram

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